Supporto clienti
Mi serve uno scanner. Capita. Leggo, sfoglio, confronto, opto per lo HP 6350. Ma funzionerà? Il sito HP mi rassicura: è compatibile Macintosh. Ordino. E linizio di un purgatorio.
Mi serve uno scanner. Capita. Leggo, sfoglio, confronto, opto per lo HP 6350. Ma funzionerà? Mando una mail inquisitoria che non ottiene risposta, ma a una seconda e più attenta disamina il sito HP mi rassicura: è compatibile Macintosh. Ordino. Quando arriva lo scatolone, il rassicurante logo Mac non è visibile e i CD-ROM forniti contengono solo alcune inutilities per PC. Mi attacco alla Rete, e voilà: dopo un rapido e pratico download da 12 MB mi trovo sulla scrivania un file che si rivela essere un aggiornamento del software per Macintosh. Di per sé, inutilizzabile. Un gentilissimo impiegato del servizio clienti Hewlett Packard mi accoglie al grido di Lei che versione di Windows usa? Dopo essere stato ben indottrinato mi informa cortese che il software per Macintosh esiste ma solo in versione inglese. Me la posso cavare, gli spiego io, so benissimo come si dice scanner in inglese. Egli, soave, non raccoglie la sottilissima ironia, ma mi informa che essendo il software in inglese la sede italiana non ne dispone. Grazie a questa logica ferrea, laddetto al supporto clienti (lo chiameranno così perché il cliente solitamente subisce infarto miocardico e non si regge più da solo dopo la telefonata) ha così efficacemente trasformato il suo cliente da persona solitamente pacata a belva pronta a invocare il ritorno dei forni crematori. Di fronte a una mia certa, per così dire, cortese insistenza, lomino mi passa la sua capufficio che si dice disponibile a passarmi il numero di telefono della sede londinese. Va bene, mi dia il numero. Scusi se glie lo chiedo, prima, ma lei parla linglese? Trattenendomi da ogni illazione sulla professione esercitata dalle sue antenati in linea femminile, ottengo il numero. Mi risponde un britannico con raffreddore, telefono a carbonella, forte accento gaelico e patata in bocca (o perlomeno questa è lopinione che mi faccio, vista la chiarezza del suo interloquire). Al quarto tentativo finalmente intuisco la sua risposta: non ha il software, ma mi offre un altro numero di telefono. Al secondo numero (segnatevelo: 0044.01429520013) risponde una segreteria telefonica in italiano (?!?) e di seguito una certa Claire, che parla italiano con forte accento straniero e che mi promette un CD con il sacro graal... pardon, il driver.
Due giorni più tardi ricevo risposta alla e-mail originaria. Gentile signore, il software Macintosh per lo scanner HP 6350 è stato rilasciato nel giugno scorso; la versione localizzata in tutte le lingue è di settembre; lei troverà dunque il software sui CD-ROM acclusi con lapparecchio.
Il mio iBook con garanzia quasi scaduta lamenta, sarà letà, qualche serio reumatismo alla tastiera. Compongo lo 199-120800 (segnatevi anche questo, non si sa mai) ascolto una inquietante notifica che la telefonata verrà registrata e tutto ciò che dirò potrà venire usato contro di me, subisco un amichevole interrogatorio di stampo nazista, ottengo che un corriere venga a prendere il malato. Il corriere arriva solerte e chiede: a che indirizzo lo mandiamo? Balbetto. Richiamo Apple. Segue furibondo litigio telefonico tra limpiegata Apple e limpiegato DHL (che di sé vuole dichiarare solo grado e numero di matricola). Intervengo, faccio da paciere, ottengo lindirizzo. LiBook è tornato, speriamo che resti in salute, perlamordiddio.
Ricordate? Vi scrivevo di come, in luglio, io abbia chiesto a Telecom Italia la rimozione della mia linea ISDN. Aggiornamento: in ottobre ricevo una telefonata di un giovanotto che mi fa senta, io sono del centro servizi Telecom, abbiamo qua la sua richiesta ma non possiamo eseguirla perché non ci hanno mandato la scheda vidimata. Potrebbe per cortesia richiamare la Telecom al 187 e spiegarglielo? Eseguo (a vantaggio dei lettori del nord aggiungo però laggettivo basìto). Sono lieto di informarvi che già a dicembre la mia richiesta ha ottenuto sollecito riscontro: un omino che non si è presentato mi ha lasciato in segreteria il suo numero di casa, ha preso appuntamento ed è venuto a sbarazzarmi dellapparato.
Originariamente pubblicato in data 01/02/2001