Spinoza
Lavoro come consulente. Spesso mi capita di vedere sul campo soluzioni realizzate usando computer (tipicamente i PC) inadatti. Magari un Mac avrebbe funzionato meglio, o magari ci sarebbe voluto qualcos'altro, non importa. Perché?
Nulla vi è di più terribile dell'ignoranza in azione.
Goethe, Proverbi in prosa.
Due mesi fa, circa, stavo aiutando un esperto di Windows NT a configurare una rete locale di calcolatori. La stragrande maggioranza delle reti locali nel mondo è realizzata con sistemi misti (il sessantotto per cento, secondo gli ultimi dati che ho in mano): questo permette di sfruttare i vantaggi peculiari di ciascun calcolatore nella rete. In particolare, l'amichevolezza e la semplicità di Macintosh possono venire affiancate con vantaggio a un sistema operativo più robusto, ma legnoso, al quale vengano affidati i compiti di manovalanza -- spostare i file, assegnare gli indirizzi per Internet, tener traccia della sicurezza, eccetera.
L'esperto NT sudava e smadonnava, per far funzionare il suo scatolone e convincerlo a fare quel che doveva. Io facevo qualche prova sul mio piccolo Duo, collegato in rete locale, e gli spiegavo cosa funzionasse e cosa no. Ad un certo punto, il mio interlocutore mi prega di riconfigurare il mio Mac, riavviare e provare ancora. Io riconfiguro, provo, e gli dico che Windows NT non sta ancora funzionando bene. Lui mi guarda un po' alterato e mi chiede di riavviare, perché la configurazione della rete locale è stata drasticamente cambiata, e bisogna certamente resettare il sistema operativo.
E invece no: come i miei lettori certamente sapranno, Mac si riconfigura da solo, senza riavviarsi (tranne, com'è ovvio, quando inseriamo o togliamo qualche componente del sistema operativo stesso, per esempio tramite la Gestione estensioni). Immaginerete com'è andata a finire: sono stato costretto a riavviare per dimostrare a quel signore che avevo ragione, che c'era un altro problema e che stava nel sistema NT.
L'ignoranza del mio interlocutore è certamente scusabile. Nessuno è onnisciente, e l'esperto NT, innocentemente convinto della superiorità del suo sistema operativo pur conoscendone le molte limitazioni, non riusciva neppure a immaginare che Mac OS sia molto spesso molto migliore. Lo scopo del mio racconto, però, non è quello di complimentarmi con Apple; né intendo rincuorare i miei lettori spiegando loro che hanno fatto la scelta giusta.
Così scriveva Spinoza. Eppure...
Lavoro come consulente. Spesso mi capita di vedere sul campo soluzioni realizzate usando computer (tipicamente i PC) inadatti. Magari un Mac avrebbe funzionato meglio, o magari ci sarebbe voluto qualcos'altro, non importa.
Sono un giornalista del settore informatico. Spessissimo mi capita di leggere articoli dove l'autore spiega di come questa e quest'altra cosa si possa realizzare con un PC; e non cita il Mac, anche se sarebbe altrettanto adatto, o più adatto. Per esempio, ho perso il conto di quanti articoli io abbia letto a proposito di Photoshop sotto Windows, che non citano neppure l'esistenza di una versione Mac (o Unix); eppure solo un grafico impazzito, o molto male consigliato, utilizzerebbe per un lavoro professionale un PC quando può avere un Mac.
Perché, allora, tutti questi errori?
Non voglio lamentarmi troppo, badate bene. Non possiedo azioni Apple, non mi interessa che la casa di Cupertino scalzi Bill Gates (rimpiazzare un monopolio con un altro non porta grandi vantaggi). Guadagno abbastanza bene, sono soddisfatto dl mio lavoro, non sono alla disperata ricerca di altri clienti.
Però un po' meno egemonia nel mercato farebbe solo bene a tutti; i consumatori hanno solo da guadagnare quando c'è più scelta. E mi sembra un po' troppo imputare tutto all'ignoranza.
Fare della dietrologia è, in queste condizioni, una tentazione quasi irresistibile. La dietrologia, in questo caso, suggerirebbe che ai consulenti (specialisti in PC) conviene lasciare i loro clienti nell'ignoranza, di modo che continuino ad usare sistemi inutilmente complessi, e continuino ad essere clienti. A giornalisti specializzati (in PC) fa comodo continuare a pubblicare articoli su articoli che spieghino ai loro lettori come far funzionare i loro computer. Non "come farli funzionare bene", ma come farli funzionare, stop.
Sono passato in una grande libreria, due giorni fa. Ho visto non meno di dodici testi diversi che si proponevano tutti di aiutare il lettore a sopravvivere a Word per Windows 95. Eppure Microsoft vende quel programma insieme a un manuale spesso come una guida del telefono. Libri e manuale possono agevolmente venire sostituiti con un singolo foglio di due parole: comprate ClarisWorks.
Rinuncio a malincuore alla dietrologia: sarà l'ignoranza, madre di ogni disgrazia, ad aver partorito anche questo guaio. Ma te ne prego, lettore: quando leggi un articolo, ascolti un politico, sfogli un libro... se ti viene proposta una sola soluzione a un qualsiasi problema, dubita.
Originariamente pubblicato in data 01/03/1997