Originariamente pubblicato in data 15/03/1992
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Quo vadis, Macintosh?
Quo vadis, Macintosh?
Sorpresa! Questanno Apple non ha cambiato le sue strategie di prodotto. Date una occhiata a cosa promettevano nel 1992 (e poi confrontate con quanto hanno realizzato)
Qualche voce di corridoio e qualche riflessione tecnica ci possono aiutare a prevedere le prossime novità di Apple. Il personale Apple non discute mai delle novità in arrivo. Semplice buon senso commerciale: se si diffondesse la notizia che un modello Mac verrà sostituito, le vendite del modello attuale crollerebbero, e questo Non Bene. Ecco perché noi giornalisti dobbiamo firmare (col sangue) un patto di non diffusione immediata della notizia quando Apple ci svela in anteprima qualche nuova macchina.
Chi, come il sottoscritto, lavora da più di un decennio nell'ambiente, può comunque coltivare qualche supposizione. Aiutato perdipiù da una interessantissima brochure a firma Sculley e Spindler, intitolata Blueprint for the decade (cioè progetti per un decennio ) che ho ricevuto nella mia veste di sviluppatore Mac. In questo numero mi dedicherò al futuro prossimo, con le novità hardware e software che attendono Mac entro un anno o poco più, e il prossimo mese avrò qualche notizia quasi certa riguardante ciò che accadrà più in là...
Apple intende sostituire le macchine basate su 68030 a favore del 68040. Questa è una decisione strategica, e possiamo prenderla per certa. , quindi, scontata la sostituzione degli attuali IIsi, IIci e IIfx. Il IIci ha già un naturale successore nel Quadra 700. Il IIfx, dal canto suo, potrà venire degnamente rimpiazzato solo da un Quadra a 40 MHz, e possiamo attenderci il suo pensionamento quando Motorola sarà in grado di fornire ad Apple i chip 68040 a quella velocità. Vorrei fare una scommessina con i lettori a proposito del nome della ventura macchina: secondo me si chiamerà Quadra 1000.
Il discorso è un po' più nebuloso per il IIsi. Voci di corridoio parlano di una sua possibile modifica: potrebbe alloggiare un 68040, magari a 16 MHz, e conservare il prezzo aggressivo migliorando le prestazioni (in soldoni potremmo aspettarci una macchina due volte, o forse due volte e mezza più veloce dell'attuale).
Tutti i Mac II e i Quadra del futuro nasceranno certamente con la possibilità di usare video a 24 bit (milioni di colori): è la carta in più del Mac in moltissimi segmenti del mercato già oggi, e lo sarà di più quando tutti lo avranno a disposizione.
E per fare meglio dei Quadra? Oltre il 68040, laggiù all'orizzonte, c'è un RISC... ma ne parleremo la prossima volta.
La linea dei portatili è stata ridisegnata nell'ottobre scorso: arriverà un portatile con penna, ma non prestissimo. Per quanto riguarda le stampanti, possiamo sperare in una LaserWriter II a colori.
Nella fascia bassa troviamo saldamente piazzata la famiglia Classic compreso il nuovo arrivato Classic II: hic manebimus optime . estremamente probabile che l'LC, dal canto suo, venga aggiornato al 68030, per diventare a tutti gli effetti un Classic II a colori. (Per inciso, se tutto ciò accadesse gli LC [e i IIsi] attuali potrebbero venire aggiornati ai nuovi modelli, e quindi chi stesse pensando di acquistarli ora può tranquillamente procedere senza paura di trovarsi in poco tempo un modello obsoleto).
Forse c'è di più. Gira voce che Apple potrebbe, di concerto con Sony, sconvolgere il mondo delle macchine casalinghe con un Mac a colori a bassissimo prezzo: un joystick al posto del mouse, una uscita video per la connessione al televisore domestico, e l'accoppiata potrebbe entrare nel mercato oggi dominato dal Commodore Amiga e dalle console Nintendo.
Se l'idea di una campagna televisiva a base di ragazzini che sbandierano un Mac al grido di "wow, ecco la nuova console a trentadue bit" vi sconvolge quanto me, consolatevi ricordando che Apple ha lottato per anni per costruirsi una immagine di seria e rispettata casa produttrice: Sculley farà questo passo solo se sarà più che certo di ritorni economici sostanziali.
Una precisazione innanzitutto: nessun gruppo di lavoro a Cupertino sta pensando, neppure vagamente, a un System 8. Anziché riscriverlo daccapo, Apple ha creato System 7 perché sia modulare, sia possibile aggiungevi nuove funzionalità: la prima di queste, QuickTime, è già realtà. Io ne parlo nello spazio New Products di questo stesso numero. Per dirla con i responsabili di Apple: non avremo più un big bang in futuro, ma una serie continua di miglioramenti.
Il libriccino che ho nominato in apertura è piuttosto chiaro nel dichiarare le prossime meraviglie cui è destinato il software di sistema. Mi limiterò quindi a sintetizzare, e a tradurre per voi i concetti squisitamente tecnici (in fin dei conti è una pubblicazione per programmatori). Mi prendo anche la briga, e la responsabilità, di presentare il venturo software di sistema in quello che ritengo l'ordine di apparizione più probabile.
1. La nuova architettura di stampa.
Il mio illustre collega, l'avvocato del diavolo, ha pienamente ragione: Print Monitor deve andarsene. Quel pezzullo di software noioso e querulo non è degno di far parte di System 7, e Apple ha intenzione di pensionarlo. Con la nuova architettura di stampa, inoltre, tutte le stampanti funzioneranno efficacemente in background, e i produttori di terze parti potranno creare con facilità il software che ci permetterà di usare i loro prodotti. Noi avremo più scelta per i nostri acquisti, e dobbiamo ringraziare per questo la lungimiranza di mamma mela.
Per rendere più semplice la nostra vita di tipografi casalinghi, inoltre, Apple e Adobe collaboreranno per mettere ATM su tutti i Mac, fianco a fianco con TrueType, in modo da togliere ogni problema di font una volta per tutte.
2. Il Foreign File System manager
Oggi possiamo leggere i dischetti MsDos e ProDos usando Apple File Exchange, l'applicazione brutta ma efficace che Apple fornisce sui dischi di sistema. Alternativamente, abbiamo a disposizione estensioni come DosMounter, che evitano l'uso di Afe ma sono poco sicure per l'equilibrio del sistema. Con l'arrivo di questo nuovo manager, potremo trattare tutti i dischi come dischi Macintosh, e manipolarli usando il Finder e tutte le applicazioni. Non solo floppy MsDos, ma anche floppy creati da altri computer come gli Amiga o gli Apple II, e poi Cd-Rom Hi Sierra, dischi rigidi, partizioni.
3. AppleScript
Presto gli utenti più esperti potranno scrivere dei superprogrammi, usando un linguaggio simile allo HyperTalk di HyperCard, chiamato AppleScript. Grazie a questo, sarà possibile controllare le applicazioni. Per esempio, potremo scrivere "Apri tutti i documenti nella cartella WORD, seleziona tutto il testo, scegli carattere Helvetica, copia, incolla in PageMaker". Archivieremo questo programmino e lo riutilizzeremo, per rendere meno ripetitivi certi compiti del lavoro di tutti i giorni.
4. Unicode
MacWorld ne ha parlato nel numero di febbraio: Unicode è il nuovo codice per la rappresentazione di lettere e simboli destinato a rimpiazzare il vecchio Ascii oggi usato nei computer di tutto il mondo, Mac compreso. Permetterà l'integrazione di caratteri diversi (il nostro alfabeto e quello cirillico, la scrittura araba e quella giapponese) in ogni documento. Apple ha intenzione di usarlo in una prossima versione di System 7.
5. SuperFinder
La voce Cerca... nel menu Archivio di Finder potrà guardare anche il contenuto dei documenti, grazie alle capacità collaborative delle applicazioni che vivono sotto System 7. I dischi rigidi diventano sempre più grandi, e con essi le nostre necessità di accedere a quantità sempre più grandi di informazioni. Il Mac non resterà indietro.
Anche il sistema di aiuto deve migliorare: Apple promette di modificarlo in modo che sappia rispondere alle domande più comuni, come "Perché non posso usare questo menu?"
6. Sistema operativo prelazionale, multithreaded, protetto, asincrono.
Non voglio riassumervi qui un corso biennale di informatica per spiegare che cosa significhino queste parolone. In pratica, la trasformazione di System 7 in un sistema prelazionale significa che le applicazioni coesistenti su un Mac vivranno insieme più felicemente e saranno più veloci. Potremo indicare a quale di esse va concessa più attenzione (più tempo) da parte del processore, e quando una applicazione andrà in bomba tutte le altre continueranno tranquillamente a funzionare.
7. Integrazione della voce
Immaginate Microsoft Word che vi legge un testo che avete appena battuto: non male, vero? Utile per tutti noi, e inestimabile per quanti hanno problemi di vista e oggi non possono usare i computer grafici come Mac.
Ma Apple non si vuole fermare qui: immaginate di afferrare il microfono dei Mac più recenti e di dettare: -Cartella "Lettere", seleziona. Icona "Per Sofia", seleziona. Menu Archivio: Apri.-
Ci arriveremo, anche se non prestissimo.
Mentre guardiamo al futuro del Mac, permettetemi di lanciare uno sguardo affettuoso al passato. Proprio questo mese compie quindici anni il glorioso, indimenticabile Apple II, il fratello maggiore di Mac che ha dato tanto a tanti di noi veterani. Pochi mesi fa, molti hanno celebrato il decennale di quell'antipatico parvenu , il PC IBM, cosicché mi sembra doveroso ricordare il vero creatore dell'informatica per tutti. Ciao, Due, non ti dimenticheremo!