Originariamente pubblicato in data 02/08/1999
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Se non li puoi battere...
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Le grandi case discografiche hanno accolto il formato MP3 con una levata di scudi: è insicuro, favorisce la pirateria della musica, è incontrollabile. Il successo di MP3 è però incontestabile. Un famoso talent scout…
Le grandi case discografiche hanno accolto il formato MP3 con una levata di scudi: è insicuro, favorisce la pirateria della musica, è incontrollabile. Il successo di MP3 è però incontestabile. Un famoso talent scout italiano ha deciso di fare leva sul fenomeno.
Il nome di Angelo Carrara è molto famoso tra quanti si occupano professionalmente di musica. Discografico di talento, per ventanni con Trident, Carrara è soprattutto noto per la sua attività di talent scout: negli anni ha portato alla luce talenti di primo piano come Alice, Battiato, Pierangelo Bertoli, Finardi, Ligabue e i Timoria. Oggi Carrara dirige una piccola casa discografica, la Target. Negli scorsi mesi chi scrive ha avuto modo di fare parte di un griuppo di lavoro che ha realizzato il sito della casa, www.targetmusic.it.Il progetto TargetMusic prevede che sul web sia consultabile il catalogo completo di tutti gli album realizzati da ciascun artista della scuderia. Per ogni album verrà offerta una anteprima di almeno una canzone. Lanteprima non comprenderà un intero brano musicale ma solo una porzione, per motivi squisitamente economici. La Società Italiana Autori ed Editori, infatti, pretende il versamento di una tariffa per la pubblicazione di musica sul web, anche quando la musica è di propria produzione. La tariffa dipende dalla durata dei brani offerti al pubblico e dallo scopo (vendere i brani richiede una somma più alta di quella pretesa da chi si limita a offrire gratuitamente la musica).

Non tutti i visitatori, però, possiedono la applicazione necessaria per ascoltare gli MP3 e, soprattutto, non tutti sono disposti a pazientare il tempo necessario a scaricare un file prima di ascoltarselo. Si tratta dunque di scegliere quale formato di file, e quindi quale plug-in, utilizzare per laudio ascoltabile direttamente sul Web. Una scelta delicata: perché può alienare molti visitatori (vedere Il dilemma dei plug-in).
Per il sito Target, una prima importante decisione è stata quella che ci ha fatto restringere il campo ai soli formati che permettono lo streaming -- ovvero ai file musicali che possono già venire ascoltati mentre lutente li sta ancora scaricando. Il nostro responsabile audio, Stefano Mascheroni, ha scelto di utilizzare Macromedia Flash, perché con esso è semplice associare allaudio anche una grafica e una animazione, poco pesante ma esteticamente gradevole. Nella decisione abbiamo tenuto conto del fatto che la penetrazione di Flash è oggi migliorata: anche gli utenti di Apple QuickTime 4.0 possono infatti fruire direttamente dei file Flash, purché vengano realizzati con certi canoni. (La compatibilità di QuickTime 4 con Flash non è assoluta: per esempio, il sito www.elioelestorietese.it non è fruibile dagli utenti di QuickTime 4).
È stato realizzato un piccolo pannello di controllo che mostra la progressione del brano, dallinizio alla fine, con una animazione. Quando il visitatore sceglie di ascoltare la musica, il pannello si apre in una finestra secondaria. Questo evita ai visitatori che non dispongono di un plug-in Flash-compatibile di avere problemi.

Il sito nasce, certamente, come pubblica vetrina per quella scuderia di giovani talenti che è Target. Ma è solo linizio. Il formato MP3 permetterà ai giovani artisti di presentarsi e di sottoporre le loro prime opere al talent scout -- al posto delle tradizionali audiocassette che normalmente vengono inviate per posta nella speranza di catturare lorecchio di un discografico.
MP3 verrà fatto fruttare anche nella direzione opposta: la Target è in contatto con una gran quantità di omologhi stranieri. Presentare un proprio artista agli addetti ai lavori stranieri oggi non è facile. Il sito Target, invece, contrerà una sezione professionale ad accesso riservato. I partner di Angelo Carrara potranno accedervi grazie a una password e scaricare i brani completi per valutarli.
In un futuro non vicinissimo è anche possibile che la vendita diretta di musica sullInternet divenga possibile. Prima che ciò accada dovrebbero imporsi formati sicuri, come quello che IBM ha proposto in alternativa a MP3. Se accadrà, però, un protagonista come Target Music potrà disintermediare e proporsi direttamente ai consumatori attraverso il suo sito Web. Non si tratta, come accade di solito su Internet, semplicemente di un tentativo di liberarsi di un anello della catena che unisce produttori e consumatori per realizzare risparmi economici. Nelle parole di Carrara stesso: le grandi case discografiche, le major, oggi sono ancora più grandi. E, come tutte le grandi società, qualche volta dimenticano la dimensione umana e lattenzione per le piccole cose. Io penso che le major oggi non riescano a seguire in modo efficace i giovani artisti, le nuove promesse.

Secondo la società di ricerche StatMarket (www.statmarket.com), che nel mese di maggio scorso ha analizzato il flusso dei sette milioni di visitatori di oltre 89.000 siti partecipanti al sondaggio, i formati di file fruibili via plug-in più popolari sono:
Riproduzione di audio (via LiveAudio) 81,21%
Filmati digitali (via AVI) 73,71%
Multimedia digitale (via QuickTime) 71,38%
Macromedia Flash 60,72%
Macromedia Shockwave 32,83%
Adobe Acrobat 30,17%
RealPlayer 27,47%
Una cifra spesso citata vorrebbe una penetrazione di Shockwave Flash al 77% del pubblico. Si tratta però del risultato di una ricerca condotta su un campione di soli 1.675 utenti condotta da King, Brown & Partners per Macromedia stessa. Noi reputiamo più credibile la cifra riportata sopra.
Luca Accomazzi
