Dopo tre anni di lavoro dei suoi ingegneri, Lexmark presenta una famiglia di stampanti laser francamente molto interessanti per la piccola e media impresa.
Dopo tre anni di lavoro dei suoi ingegneri, Lexmark presenta una famiglia di stampanti laser francamente molto interessanti per la piccola e media impresa. Questa nuova generazione di prodotti (non solo Lexmark) per robustezza e convenienza è destinata a far sparire rapidamente da tutti gli uffici, anche gli "home office", le stampanti a getto d'inchiostro. Inevitabilmente, il consumatore deve prestare attenzione a non restare invischiato nella trappola del modello economico che però finisce per far spendere molto di più in cartucce.
ABC (e DTNW) delle stampanti
Per orientarsi tra i modelli vanno ben spiegate le loro sigle. La C iniziale indica una stampante laser a colori, mentre la X indica un modello multifunzione che aggiunge anche scanner, fax e fotocopiatrice. Il numero comincia con 54 a indicare la famiglia; la terza cifra invece indica il motore e la capienza delle cartucce toner -- più alta è, meglio è. Infine le lettere: N indica un modello collegabile in rete con cavo Ethernet, W per Airport (in entrambi i casi esiste anche la possibilità di usare un cavo USB, se avete un solo Mac; in rete funzionerà sempre il sistema Bonjour per l'autoriconoscimento e l'autoconfigurazione). La lettera D caratterizza la capacità di stampare fronte e retro mentre T indica un modello con due cassetti per la carta, tipicamente uno per la carta intestata e uno per quella bianca. Cassetti a parte, una pratica feritoia alla base consente su tutti i modelli di inserire le buste.
Alla prova, un muletto
Noi abbiamo provato la C543, il modello di mezzo. Ci pare una stampante eccellente per piccoli gruppi di lavoro. L'ingegnerizzazione è davvero superba: per esempio, dei quattro motorini interni solo quello del nero gira quando stampiamo in scala di grigi, mentre cian magenta e giallo restano fermi. Il percorso della carta è così lineare che, per la prima volta, vediamo una laser senza sportello sul retro per rimuovere la carta inceppata. Abbiamo provato a metterla in difficoltà con un foglio di giornale spiegazzato e ne è uscita a vele spiegate. Quando non è in uso è assolutamente silenziosa, e non si accende da sola per ricalibrarsi ogni due ore come fanno modelli più datati. Notevolissima per dimensioni: non ci era mai capitato di trovare un modello capace di fare fronte retro in meno di trenta centimetri d'altezza. I driver sono forniti non solo per Mac OS X ma anche per OS 9: noi li abbiamo testati con successo sotto Leopard 10.5.5.
Tutti per uno una per tutti
È ormai consueto che le laser contengano un piccolo sito web e ci permettano così di configurarle da Safari. Ma qui l'uso di rete va oltre. Le Lexmark possono anche mandare una email alla persona deputata quando si inceppano o stanno esaurendo le cartucce. Il modello X544 dotato di scanner fronte retro, se l'utente infila una chiavetta USB nell'apposito presa posizionata sul pannello frontale, gli lascia un documento multipagina TIFF o PDF sulla chiavetta. Oppure lo invia in rete al suo Mac con uno speciale driver Twain che convince Photoshop o Acquisizione Immagini di star lavorando in locale. Ancora in alternativa, lo deposita su un server interno accessibile in http, ftp o smb in rete. Infine, se l'utente ha una cartella condivisa sul computer e si comunica alla multifunzione username e password allora la multifunzione deposita la scansione in quella cartella.
L'ultima parola
Se Apple producesse ancora stampanti non potrebbe farne di migliori -- tranne che per il design, poco inventivo, grigino e plasticoso. La perfezione non è di questo mondo.
Prestazioni e prezzi
Prezzi IVA esclusa del modello base, che comprende l'opzione D (fronte retro) per tutti i modelli tranne la C540. Stampe/mese è il numero di pagine ideale per ottimizzare l'investimento: il numero massimo possibile è venti volte maggiore. Dopo 200.000 pagine stampate va cambiato il gruppo fusore al costo di circa €200.