Originariamente pubblicato in data 08/08/1999
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Introduzione a FileMaker Pro
Introduzione a FileMaker Pro
Una introduzione per principianti a FileMaker Pro, la base dati più semplice e flezssibile da utilizzare. Questo articolo tratta le funzionalità disponibili in tutte le versioni dalla 2.1 in su.
FileMaker Pro è un motore per basi di dati; ovvero, in gergo tecnico, un DBMS. La complessa etichetta nasconde un concetto semplice: FileMaker è una applicazione che permette a chiunque di maneggiare grandi quantità di dati e di navigare al loro interno. Similmente, FileMaker stesso è molto complesso (al suo interno), eppure assai semplice da comprendere: di gran lunga il più amichevole, intuitivo programma del suo genere.In questo articolo vedremo come creare un indirizzario usando FileMaker, e strada facendo scopriremo come usare il popolare programma per altri scopi.
Questa introduzione descrive le caratteristiche base di FileMaker ed è utyilizzabile da chi possiede una versione dalla 2.1 in su.
La prima cosa da fare, lavorando con FileMaker, è di creare un archivio (inizialmente vuoto) e di spiegare al programma quali dati vanno inseriti nellarchivio. I dati memorizzati in un archivio devono essere omogenei: per esempio, tutti i dati di una collezione di dischi, o tutte le informazioni sugli impiegati di una ditta. Non è possibile, per esempio, salvare nello stesso archivio i dati dei miei CD musicali e dei miei CD ROM, perché si tratta oggetti di natura diversa tra loro.
Le operazioni hanno inizio scegliendo Nuovo dal menu Archivio, e dando un nome al nuovo archivio. A questo punto dobbiamo spiegare a FileMaker quali informazioni descriveranno compiutamente un elemento dellarchivio. Un esempio è in figura, dove sono state inserite tutte le informazioni su una persona presente nellindirizzario. Un altro esempio potrebbe essere quello dei CD, in cui per ogni disco della mia collezione desidero salvare nome dellautore e dellalbum, titolo e durata dei brani.
Un po di nomenclatura: le informazioni elementari salvate nellarchivio (come il cognome di una persona) si chiamano campi. Il gruppo completo di campi che caratterizza un elemento dellarchivio (per esempio, tutti i dati relativi a una persona) si chiama record.
Ogni campo apparterrà a un tipo di dati. Per esempio, un nome è un testo, così come un indirizzo o un titolo. Ma il CAP, il numero civico o laltezza di una persona sono numeri. Nel nostro esempio useremo solo testi e numeri, ma FileMaker può archiviare anche immagini, suoni, date (per esempio, per una fattura) ed ore (per esempio la durata di un brano musicale, o lorario di partenza di un treno).

Le opzioni offerte da FileMaker sono piuttosto autoesplicative. Merita una citazione particolare lopzione campo multiplo. Per capire cosa significhi, possiamo tornare allesempio della raccolta di CD. Il titolo dei brani è un campo multiplo di testo. È un testo, perché i titoli sono frasi in italiano o inglese; è multiplo, perché esistono più brani sullalbum. Se si ordina a FileMaker di considerare titolo brani come un campo multiplo con poniamo dieci valori al massimo, il programma accetterà sino a dieci titoli di brano musicale.

FileMaker non ha modo di sapere in quale ordine i dati si trovino allinterno del documento: laltro programma che ha creato il file avrà salvato prima il nome e poi il cognome, o viceversa? E lindirizzo di casa viene prima o dopo di quello dellufficio?
Per rispondere a questa domanda lutente deve guardare i dati, che FileMaker visualizza nella finestra di importazione, ed appaiarli con i nomi dei campi. Se lordine non è quello corretto, si spostano i nomi dei campi usando il mouse. Quando gli accoppiamenti tra dati e nomi sono a posto, basta confermare limportazione e stare a guardare mentre FileMaker legge da disco tutti i dati.

Per trarre massimo vantaggio da FileMaker, però, bisogna imparare a usare i suoi formati. Sin qui ci siamo accontentati di guardare i nostri dati in un formato a scheda creato da FileMaker stesso: i campi sono visualizzati nellordine in cui li abbiamo creati, uno sopra laltro, come si vede in figura 5.
Per aggiustare il formato basta scegliere la voce Formato scheda dal menu DB. A questo punto si usa il mouse per spostare i campi, aggiungere righe e riquadri, cambiare colori. Ma non è tutto!

Per creare un nuovo punto di vista sullarchivio si sceglie Nuovo formato dal menu Composizione (dobbiamo però aver scelto in precedenza Formato scheda dal menu DB). A questo punto possiamo aggiungere i soli campi che ci interessano per il nuovo punto di vista, nello stesso modo visto al precedente paragrafo, ovvero come si vede in figura 6.
I formati sono utilissimi. Per esempio, se creiamo un archivio di CD musicali, possiamo creare un formato audiocassetta, che una volta stampato diviene una etichetta per le cassette dove registriamo una copia del CD. In un archivio di fatture possiamo vedere ogni transazione in forma di scheda, avviso di fattura, bolla o fattura: e dunque gestire tutto il lavoro cartaceo dallinterno di uno stesso archivio.
Quando create un nuovo formato, ricordate che FileMaker usa normalmente Helvetica come font e il corpo 12 come dimensione. Per modificare questo stile basta cliccare su un campo e scegliere un altro font, naturalmente ma se si sceglie un altro font, stile e dimensione prima di aggiungere i campi, i nuovi inserimenti assumeranno automaticamente la forma specificata.
Nella figura 6 vediamo il formato mentre viene creato semplicemente trascinando i campi nella posizione desiderata. Nella figura 7 vediamo un nuovo formato chiamato per lagenda allopera. Il nostro indirizzario è pronto. Mettiamolo al lavoro. Immaginiamo di voler mandare una lettera a ciascun corrispondente: sarebbe meraviglioso se potessimo far stampare delle etichette autoadesive a FileMaker, per poi appiccicarle alle buste (oppure potremmo far stampare direttamente al calcolatore sulle buste, se possediamo una stampante laser).
Nulla di più semplice: basta creare un altro formato ancora, in cui gli spazi dedicati a ciascun nome sono quelli delletichetta. FileMaker ha già alcuni formati pronti a questo scopo, ma difficilmente li troveremo immediatamente utili, perché fanno riferimento alle etichette prodotte dalla americana Avery, mentre le marche più diffuse in Italia sono altre.
Attenzione! Non tutti i fogli di etichette sono adatti per luso in una stampante laser. Alcuni fogli di etichette sono studiati per luso con normali macchine per scrivere: se vengono introdotti in una stampante la loro colla si scioglie, e le etichette aderiscono ai meccanismi interni della stampante, rovinandola.
In cartoleria bisogna sempre chiedere esplicitamente le etichette adatte per stampanti laser e per fotocopiatrici. Se noi volessimo stampare le etichette andremmo incontro a un problema molto comune. Nella prima riga probabilmente metteremmo nome e cognome del destinatario: e rischieremmo di fare brutta figura, perché (come si vede in figura 7) dovremmo lasciare abbastanza spazio per i nomi lunghi (come Alessandro). E quando invece il nome è breve (come Luca), ci sarebbe un sacco di spazio tra il nome e il cognome, in modo assolutamente antiestetico.
La soluzione cè, e passa attraverso quelli che FileMaker chiama campi calcolati. Torniamo alla definizione campi (una voce del menu DB), e aggiungiamo un campo calcolato. Creiamo un campo chiamato Nome completo e ordiniamo a FileMaker di calcolarlo componendo il nome e il cognome, con uno spazio in mezzo.
La formula è: Nome & & Cognome.
Premendo il tasto OK scopriamo che FileMaker ci fa attendere un poco, mentre ricalcola il valore del campo calcolato Nome completo per ogni elemento dellindirizzario. Al termine troveremo che il record relativo alla persona che ha nome Luca e cognome Accomazzi ha Luca Accomazzi come nome completo.
A questo punto basta usare il nome completo nelle etichette per ottenere una stampa aggraziata.
I campi calcolati possono venire usati anche per calcoli numerici, naturalmente. Per esempio, se ho creato un campo numerico prezzo senza IVA, posso creare un campo calcolato prezzo con IVA dove viene aggiunto il 20%.