En attendant Copland
1995: Microsoft sta per presentare Windows 95 e Apple promette come "imminente" il Mac OS di nuova generazione... che uscirà poi nel 2001.
Come alcuni ricorderanno, il sottoscritto modera una tavola rotonda telematica dove si parla di Macintosh e che è aperta a tutti i possessori di modem. Si chiama Clipboard, come questa rubrica, e viene rieccheggiata in (quasi) ogni angolo d'Italia tramite la rete OneNet. Nell'ultimo mese la conferenza telematica ha visto parecchi interventi a proposito di un argomento molto sentito: Macintosh contro Windows. Ho molto da dire in proposito ma procediamo con ordine.
A settembre 1995 Microsoft presenterà, pare, la nuova versione del sistema operativo Windows, chiamata Windows '95. (Dico "pare" perché la presentazione è già stata procrastinata tre volte). La nuova offerta di Microsoft copia con sistematica accuratezza tantissime caratteristiche del Macintosh (e in tante altre è smaccatamente inferiore). Una cosa, e una sola, ha in più del nostro beniamino. Il multitasking prelazionale e protetto.
"Eh?" si chiederanno perplessi i miei cinque lettori.
Fate una prova: aprite l'orologio sveglia del menu mela. Adesso cliccate su un altro menu e tenete premuto il mouse. Visto? L'orologio si è fermato.
In System 7, come in Windows 3.1, si possono usare più applicazioni contemporaneamente. Una applicazione che sta sullo sfondo continua a lavorare (l'orologio, per esempio, viene aggiornato anche se state scrivendo): ma solo grazie a una stretta collaborazione tra le applicazioni. Se un programma sgarra, le altre applicazioni non possono procedere (lo abbiamo visto giocando coi menu); se un programma si blocca, spesso anche gli altri crollano (lo sapete bene); e la collaborazione ha dei limiti (per esempio mentre si formatta un dischetto non si può fare null'altro).
Se fosse il sistema operativo a governare la convivenza delle applicazioni (cioè il "multitasking") esso concederebbe a ciascuna di esse solo una porzione del tempo disponibile ("prelazionale") ed impedirebbe che una applicazione difettosa danneggi le altre ("protetto").
Questo accadrà in Windows '95. Apple ha promesso la stessa cosa per Copland, il nuovo sistema operativo ("System 8") che apparirà a metà 1996: quindi più tardi del concorrente.
Possedere un sistema operativo con quelle caratteristiche è cosa desiderabile. Gli utenti di Windows '95 ne trarranno però scarso vantaggio, perché le nuove caratteristiche saranno applicabili solo alle applicazioni create o aggiornate esplicitamente per trarne beneficio (secondo Apple, Copland offrirà la "protezione" anche alle applicazioni pre-esistenti: chi vivrà vedrà).
C'è chi mitizza un poco il multitasking prelazionale. In potenza, è vero, può rivelarsi il mezzo per ottenere prestazioni assai superiori: ma ritengo che quei vantaggi resteranno largamente sulla carta. Se tutte le periferiche fossero in grado di lavorare senza intervento da parte del processore, una macchina con multitasking prelazionale sarebbe assai più veloce di una senza. quel che in gergo si chiama DMA. Alzi la mano chi possiede un PowerMac con scheda video "intelligente" (cioè dotata di coprocessore grafico), e tutti i dischi e lettori di CD e tutte le altre periferiche collegate alla SCSI dotati di software aggiornato per l'uso con SCSI manager 4.3. Vedo poche mani alzate. Ma quella è la configurazione minima perché il sistema operativo prelazionale possa accelerare il sistema. In quel caso, infatti, Mac potrebbe leggere dal disco, disegnare sullo schermo, suonare una musica e intanto calcolare un filtro Photoshop in perfetto parallelismo. (In un Mac normale invece il processore dedica un po' del suo tempo a ciascuna di queste cose, né Copland può migliorare la situazione se ogni periferica non sa andare avanti da sola dopo aver ricevuto un ordine).
E Windows '95? Beh, nei PC nemmeno la tastiera sa fare niente senza disturbare il processore. Ma quand'è che li pensionano?
Originariamente pubblicato in data 07/03/1995