La ditta A
Uno dei miei articoli a cui sono più affezionato, e che anche i miei lettori più fedeli amano ricordare. Una storia vera, una storia dell'orrore.
Storia dell'orrore di una ditta vera che sbagliò tutto ciò che può venire sbagliato. Da leggere a notte fonda, col vento che ulula sullo sfondo. O durante un consiglio di amministrazione, se del caso.
C'era una volta, nella citta di Milano, la ditta A. Si occupava di servizi per il terziario avanzato, e in particolare di ricerche di mercato. Sei dipendenti, sei Macintosh, una stampante laser e qualche occasionale visita del sottoscritto. La vita scorreva felice.
Il titolare, il dottor F, è uno di quei dirigenti che crede molto nel risparmio e poco negli investimenti, e quindi alla fine del 1994 la ditta A veniva ancora gestita su una rete LocalTalk di calcolatori Macintosh LC I e II, collegati a semplici monitor monocromatici. Nonostante tutto, le cose funzionavano.
Inizio del 1995, e della seconda metà della decade. Le dipendenti del dottor F si rendono conto che i loro calcolatori non stanno diventando più veloci, e suggeriscono al titolare che si potrebbe pensare a qualche rinnovo del parco macchine. Nel corso degli anni le ragazze hanno maturato un rapporto di fiducia lusinghiero col sottoscritto, e così il telefono squilla.
Caro Accomazzi, lei che ne dice? Ma certo, dottor F, possiamo farci venire tante belle idee... per esempio, alle ricercatrici sul campo potremmo prendere dei Duo. E visto che state traslocando nella nuova sede più ampia, perché non pensare a una bella rete veloce Ethernet? E visto che fate tante belle presentazioni, un bel ClarisImpact?
Il dottor F ci pensa, le ragazze si fanno mostrare un ClarisImpact e un Duo e sono deliziate. Vabbeh, mi faccia fare un preventivo.
Nella primavera 1995 il dottor F assume un nuovo dipendente, un laureato in statistica, come assistente, coordinatore, ricercatore.
Cosa usate qui? Macintosh? Cos'è, non lo conosco... cioé, volevo dire, ma non è un sistema standard. Bisogna rinnovare il parco macchine, mi dite? Bene, passiamo a PC. Standard industriale, più diffuso, e prezzi più bassi. E poi sta per arrivare Windows 95, che è anche meglio del sistema Macintosh, no?
Il nuovo arrivato si fa dare carta bianca dal titolare. Poi va da un suo amico e si fa vendere una vagonata di PC -- cloni fatti a Taiwan, che effettivamente costano pochissimo. Molti 486 DX4 "a 100 MHz" e un Pentium da 75 MHz, qualche stampante laser a basso costo... Che diamine, solo cinquanta milioni per tutto questo bendiddio.
Le nuove macchine vengono installate dal nuovo arrivato, e la routine quotidiana prova a tirare avanti. Di corsi non se ne parla, bisogna portare avanti i lavori, e poi se sapete usare un Mac potete usare anche un PC, non è vero? Cosa vuol dire "più difficile", bisogna solo abituarsi. "Mal congegnato", poi, andiamo...
Una rete locale non c'è, ma del resto si possono sempre scambiare i dischetti. Condivisione delle stampanti, dite? Installiamo un bell'interruttore che commuta il cavo della stampante da questo a quel computer, e la condivisione è bell'e che fatta! Peccato che Windows for Workgroup 3.11, se vi dimenticate di girare l'interruttore prima di stampare, invii un messaggio d'errore criptico e poi la macchina vada in crash, ma non è grave.
Dopo meno di un mese una macchina si guasta. Prima dell'estate i fermo macchina sono tre: meno male che c'è la garanzia. Le dipendenti cominciano a lavorare tutti i giorni fino alle ventuno, per riuscire a completare i lavori nel tempo promesso ai clienti.
Dopo le ferie estive, i Macintosh vengono silenziosamente reinstallati dalle dipendenti, e rimessi al lavoro. Sono lenti, ma funzionano. Le nuove macchine continuano a guastarsi, a turno. Il dottor F ne chiede ragione al suo coordinatore-responsabile: il clima tra i due si è raffreddato. A dicembre i PC sono tutti accesi -- perché scaldano molto e sono eccellenti come stufette. Il rivenditore che ha appena sostituito l'ennesima scheda madre sbotta "ah, voi siete fortunati ché c'è l'obbligo della garanzia, ma dalla primavera sono solo **** vostri!".
Il dottor F litiga con il responsabile, che si licenzia.
È da un po' che non sento una delle impiegate della ditta A. Mi dicono che continuano a lavorare con gli LC (anche se le tastiere e i mouse stanno letteralmente andando a pezzi) e che il dottor F ha deciso di spendere una quindicina di milioni per mettere in piedi una rete, passarea Windows 95 e Office 95 e fare qualche corso. Sembra che per ora Windows 95 non si installi sui cloni, ma magari lavorandoci un po' e portandoli tutti ad almeno sedici MB...
Originariamente pubblicato in data 01/06/1996