DARPAtech, il mondo che verrà
La Defense Advanced Research Projects Agency, agenzia federale USA che negli anni Settanta ha dato il via a Internet, ha idee (folli?) per il futuro
Nel 1969, quattro grandi università statunitensi collaboravano con il Dipartimento della Difesa in progetti di ricerca a scopo militare. Ciascuno dei quattro centri era dotato di un grande calcolatore, ma si trattava di quattro modelli molto differenti tra loro: intervenne una agenzia federale, la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA, in breve) che immaginò e finanziò una rete che collegasse tra di loro gli elaboratori. Sei anni dopo DARPAnet venne demilitarizzata e diventò la madre della moderna Internet. DARPA esiste ancora oggi ed è ancora alla ricerca di progetti tecnologicamente avanzati che possano propellere gli USA.
Annualmente, DARPA organizza nel deserto del Nevada una gara automobilistica non molto differente dalla famosa Parigi-Dakar, ma con una importante differenza: tutti i veicoli devono essere privi di conducente. L'agenzia promette un cospicuo premio in denaro alla prima squadra che sarà in grado di costruire una automobile in grado di attraversare da sola il percorso (lungo quattrocento chilometri e rivelato soltanto due giorni prima della partenza) in meno di dieci ore. Quest'anno la corsa si è svolta a metà marzo; nessuno dei veicoli ha superato gli ottanta chilometri di percorrenza, ma gli organizzatori confidano che entro qualche altro anno l'obiettivo venga raggiunto. Lo scopo dichiarato di DARPA è giungere alla progettazione di veicoli militari di terra che operano senza conducente umano, proprio come fanno già oggi gli aerei da esplorazione della serie Predator. Il Pentagono si è dato l'obiettivo di ritrasformare un terzo dei suoi mezzi di terra in modo che facciano a meno del pilota entro il 2015, mentre il medesimo obiettivo relativamente agli aerei andrà raggiunto entro il 2010. Ovviamente se lo scopo venisse centrato ci sarebbero anche interessanti ricadute in campo civile.
Sempre in marzo, l'agenzia ha organizzato DARPAtech [1] un simposio dove ha presentato i suoi più ambiziosi e futuribili progetti (quelli che non hanno ancora una data prevista per il completamento, in quanto gli scienziati ne stanno studiando la fattibilità). Imponente e un po' inquietante, il maggiore progetto si chiama ISIS (Integrated Sensor Is Structure), un gigantesco dirigibile che dovrebbe muoversi a oltre venti chilometri sopra il suolo e osservare dall'alto intere regioni e città. Il dirigibile potrebbe seguire i movimenti di ogni persona per mesi, in modo da rintracciare i terroristi che si nascondono e individuare gli edifici attraversati dal traffico di persone e mezzi interessanti. Se ISIS venisse realizzato, però, lo si potrebbe utilizzare anche per la protezione civile.
Le più fosche distopie di carta fantascienza balzano alla mente quando i responsabili di DARPA presentano alcune ricerche esclusivamente militari. Decisamente agghiacciante, per esempio, è il progetto [2] che esamina i metodi con cui i soldati potrebbero venire portati a combattere per giorni e giorni senza riposare e senza mangiare.
Altre ricerche hanno un evidente scopo militare ma, se coronate dal successo, sarebbero straordinariamente utili nella società civile. È il caso degli esoscheletri, una specie di tute leggere che fanno diventare molto più forti le persone che li indossano. Il progetto più magico, ma anche quello più lontano nel futuro? Creare veicoli e addirittura materiali da costruzione che si riparano da soli in seguito a guasti, usando piccoli meccanismi (i nanobot), simulando i metodi con cui gli esseri viventi guariscono le piccole ferite o lividi.
Link
1] www.darpa.mil/darpatech/
2] www.darpa.mil/dso/thrust/biosci/cap.htm
Originariamente pubblicato in data 27/03/2004