Internet non era ancora disponibile, e anziché navigare nelle acque del villaggio telematico mondiale noi cibernauti d'annata navigavamo nel piccolo stagno italiano delle BBS...
Cyberspazio (s.m.). Termine coniato da William Gibson, uno scrittore di fantascienza americano, che indica lo spazio virtuale creato dai calcolatori, in cui esistono e si propagano notizie, programmi, dati, e in generale ogni informazione digitale.
Per chi è meno familare con l'informatica ricorderò che un modem (modulatore-demodulatore) è un apparecchio tramite il quale due calcolatori possono scambiarsi informazioni tramite linea telefonica. Ha un costo compreso tra 150.000 e 1.000.000 di lire. Possiedo un modem da un paio d'anni circa. In quel periodo sono apparsi i primi fax/modem, e io avevo deciso che mi serviva un fax. Un fax/modem costa meno di un fax tradizionale, e così mi sono trovato l'aggeggio in casa.
A questo punto ho deciso di fare qualche esperimento con il modem. Era praticamente gratis: perché non provare? Ho chiamato una BBS, uno di quei servizi gratuiti, stabiliti e mantenuti da appassionati, dove si trovano programmi di pubblico dominio, servizio di posta elettronica, e file di interesse comune. Ce ne sono a centinaia: io mi sono trovato su un nodo FidoNet, e cioè su un calcolatore che la notte scambia messaggi con altri suoi simili: in questo modo chi si collega può scambiare informazioni con altre persone che si trovano in un altra provincia o in un altro stato.
Mi sono ritrovato in capo a poco tempo a telefonare tutti i giorni al nodo Fido: su Mac.Ita, l'area Macintosh di Fido, si incontrano decine di persone intelligenti, simpatiche e bene informate: programmatori, rivenditori, docenti, studenti curiosi, utenti esperti e meno. Due mesi più tardi ero un Point, e cioè un utente registrato (è sempre gratis: basta mettersi d'accordo con il Sysop, cioé il gestore del servizio. Ci si guadagna una cassetta postale elettronica)
Viaggi transatlantici
Poco dopo sono diventato sviluppatore associato di Apple Italia (prima colloquiavo direttamente con gli USA), e ho acquistato l'accesso e una casella postale su AppleLink, la rete che unisce, via modem, tutti i centri Apple, gli sviluppatori, le case produttrici come trovarsi all'improvviso al centro del mondo, anziché in uno stato non troppo importante di un continente che da tempo non è più egemone in nulla.
L'ultima versione del sistema operativo? lì, su AppleLink, basta allungare una mano elettronica e afferrarla. Notizie sull'andamento del mercato? Un programma per aggiornare Microsoft Word 5.1 alla versione 5.1a (che corregge una frazione dei problemi esistenti)? Meglio ancora, per ogni problema un interlocutore interessato e competente, in California o in Australia.
Ritorno a casa
Più di recente, ho cominciato a bazzicare le BBS che si occupano ultimamente di Mac. Il Mac-cibernauta vi approda come nel porto di casa: lì, infatti, si abbandonano le schermate di solo testo, così comuni nelle BBS basate su Ms-Dos, in favore di menu e finestre. Ci sono due sistemi concorrenti, entrambi splendidi: TeleFinder e First Class. Ammetto una predilezione per il secondo: consente di leggere messaggi, inviare posta e unirsi alle conferenze mentre si sta scaricando un file, e questo è fenomenale per spremere al massimo il valore di ogni scatto SIP.
Oggi ho anche messo casa nel cyberspazio. Su PAN, allo 0575/24676, c'è uno spazio tutto mio. Lì è possibile conversare con me, chiedermi consigli, suggerirmi spunti. Nella mia casellina, che si chiama MisterAkko, c'è anche una copia del mio gioco, Dream, in versione beta. Passate a salutarmi!
Il prezzo del biglietto
Lo ammetto: la mia bolletta telefonica è cresciuta di 50.000 lire al mese. Quasi 100.000 lire finiscono ad Apple per AppleLink. Ma chi lo lascia più, il ciberspazio? lì che ho scoperto dell'esistenza dei Duo 250 e 270c, della LaserWriter 810 e delle altre recenti novità un mese prima che gli altri redattori avessero sentore delle novità. Lì ho pescato Maelstrom 1.3.1 (petalo di rosa per il miglior videogioco Macintosh). Nel ciberspazio sto contattando le software house americane per trovare un editore a Dream il mio gioco.
L'epilogo è dovuto: buccia di banana del mese (fors'anche dell'anno), alla SIP. Quand'è che ci decidiamo a portare le linee a livello europeo ed abbassare le tariffe a un livello ragionevole, monopolisti malefici?
Originariamente pubblicato in data 01/12/1993