Ho bisogno di ferie
Chi non ne ha? Specialmente quando il mondo si accanisce?
I ladri hanno fatto un salto nel mio ufficio. Persone di buon gusto, hanno spazzolato i server Linux e i Macintosh, cominciando dal mio, lasciando al loro posto tutti i PC che allignano sopra e sotto le scrivanie. Non andremo in rovina, siamo assicurati, ma abbiamo perso qualche giorno di lavoro che non potevamo permetterci di perdere. Speriamo almeno che l'assicurazione sia solerte nel rifondere i danni; per adesso, c'è di certo che il compenso amministratori di questo mese salta. Pazienza.
Vado su www.feral.co.uk, ameni spacciatori di sofficiume ludico per Macintosh. Compro un videogioco educativo per mia figlia (ce l'hanno in offerta perché non è più recentissimo), "Zoombinis Island Odyssey". Mi arriva per posta aerea in un paio di giorni, lo installo, lo lancio. Schermo nero. Di fianco, bimba col broncio. Disinstallo, logout, login, nuovo utente, disabilito APE, cancello le preferenze, recito formule tantriche, mi dipingo di blu parti immenzionabili del corpo, reinstallo, rilancio. Schermo nero. Smoccolo. Di fianco, bimba in lacrime. Patch sul sito? No, nessuna. Google, salvami tu. Ecco, una nota tecnica, sperduta su un sito lontano lontano: il gioco non va sotto Mac OS X 10.3. Riavvierò il Titanio dal disco esterno per far giocare la piccola. Pazienza. Intanto che lei gioca, io uso acuminati spilloni sulle sue bambole, nel disperato tentativo di fare un po' di Vudù agli ameni spacciatori di software ludico incompatibile.
Mamma mi chiede su quali fondi comuni investire i sudati risparmi di una vita intera: lei non sa distinguere una obbligazione da una azione, io ho imparato a stento. Faccio le mie scelte, pur con tante incertezze. Ma dove comprare? Il promotore finanziario di turno non mi soddisfa e appare viscido al tatto. Faccio allora un salto sul sito di Banca Intesa, la banca di mammà, ma il sito con Safari funziona maluccio. I banchintesi hanno preso una brutta malattia baciando Billgheitz con la lingua. Pazienza. Tolgo i dieci centimetri di polvere che virtualmente ricoprono la mia copia di Explorer e indago. Poi faccio un salto sul sito di un "supermercato di fondi", ma il foglio stile non va tanto bene in Explorer. Pazienza, ritorno in Safari. Com'è, come non è, giunto in fondo alla mia visita virtuale a quattro distributori di fondi ho dovuto usare tre browser diversi e il morale è affondato. Pazienza. In compenso, un sito ti lascia cercare i fondi per nome e per valuta, un altro per nome e per performance, il terzo per nome e per tipologia, il quarto scusate ma non me lo ricordo, ho rimosso. Mettersi d'accordo no? Pazienza, pazienza.
La compagnia del gas mi manda un sollecito per una fattura da duecento euro. No, non sono morto asfissiato, sono loro che non sanno leggere i contatori. La mia email esplicativa rimbalza; casella piena. Va bene, farò un salto in posta a spedirgli la solita raccomandata, pazienza. La maestra della bimba è in sciopero contro la controriforma Moratti, ha tutta la mia simpatia, ma che ci faccio io con la figlia, la porto in ufficio? O dalla nonna a cinquanta chilometri di distanza? Magari se la zippassi potrei spedirla con modem... ma no, pazienza. Un cliente mi fa cercare dalla segretaria perché gli omini del suo centro elaborazione dati hanno fatto pasticci; è un buon cliente, ci conosciamo da anni, gli tengo la manina, presto la spalla ai suoi pianti, ma le ore passate ad ascoltarlo chi me le ripagherà? Pazienza. Un altro (presumibile, futuro) cliente, che ha appena buttato via un milione di svanziche per comprare il server web di SAP tranne accorgersi che non riescono a usarlo e comunque non fa tanto al caso loro mi fa dannare l'anima per offrire entro la settimana una soluzione a tutti i loro problemi. Gli preventivo trentamila svanziche: ma mi rispondono di no, sono troppe. Vabbeh, che si tengano il server web di SAP, secondo me è come andare a comprarsi un Rolex al parcheggio di un autogrill, buon pro gli faccia. Pazienza. Ma che fatica, che caldo. Mi servono un po' di ferie. Davvero. Ci sentiamo a settembre. Statemi bene.
Originariamente pubblicato in data 20/05/2004