Arseniuro di gallio
Due scienziati di origine indiana hanno annunciato di aver raggiunto quello che veniva considerato il Sacro Graal dellintera industria: una tecnologia che permette lo sviluppo di circuiti in arseniuro di gallio e in silicio
Il nome di Motorola viene solitamente associato ai telefoni cellulari, non allinformatica. Eppure la società (il cui nome curioso rivela le sue remote origini come produttore di autoradio) è una figura di una certa rilevanza anche in quel comparto. Fondata nel 1928 a Chicago, sedi in 70 nazioni, fatturato di oltre 37 miliardi di dollari. Tra laltro, Motorola ha concepito e produce il processore PowerPC G4, utilizzato nei calcolatori Macintosh più potenti.
Nel 2001 i bilanci della società sono precipitati in rosso, come del resto è accaduto a molti giganti delle telecomunicazioni e delle nuove tecnologie, e la dirigenza aveva fatto sapere di essere pronta a mettere sul mercato la divisione semiconduttori: proprio quella che produce il PowerPC. Tutto è cambiato il 4 settembre 2001 quando due scienziati di origine indiana che lavorano per quella divisione, Jamal Ramdani e Ravi Droopad, hanno annunciato di aver raggiunto quello che veniva considerato il Sacro Graal dellintera industria: una tecnologia che permette lo sviluppo di circuiti in arseniuro di gallio e in silicio, combinati su un singolo supporto.
Le proprietà fisiche dellarseniuro di gallio sono note da quasi trentanni agli scienziati che si occupano di circuiti integrati. Questa sostanza è un semiconduttore che ha la capacità (sino a ieri teorica) di comportarsi molto meglio dellonnipresente silicio: ma si era dimostrato diabolicamente imppossibile da gestire, tanto che circa cinque anni fa le ricerche nel campo erano praticamente state interrotte ovunque. I due scienziati hanno proseguito i loro sforzi nel tempo libero: per sei mesi, addirittura, discutendone solo nellintervallo di pranzo e stilando formule e idee sui tovaglioli di carta. La loro odierna scoperta, che Motorola ha protetto con ben 270 brevetti, potrebbe portare allo sviluppo di microprocessori con frequenza sino a 70 GHz già nel 2004 (oggi la massima frequenza disponibile sul mercato è di 2 GHz). Ma non è finita qui: sarà possibile combinare economicamente in un unico chip tutte le funzionalità che sono al cuore di un dispositivo elettronico, abbattendo i costi di produzioni di telefoni cellulari e palmari che oggi ne richiedono almeno due. Sarà possibile anche trattare sul medesimo integrato segnali ottici e segnali elettrici, e ciò promette per esempio di abbattere i costi per la connessione di una comune abitazione a una fibra ottica: oggi assommano a circa 3000 euro e potrebbero scendere al dieci per cento di quellimporto.
Larseniuro di gallio si era sempre dimostrato ostico ai procedimenti industriali utilizzati nella produzione di circuiti integrati: combinato col silicio si spezzava o si staccava. Gli scienziati di Motorola hanno ottenuto lintegrazione creando uno strato intermedio di stronzio, un metallo morbido relativamente raro il cui maggior utilizzo sino a ieri stava nellindustria dei fuochi dartificio: è infatti impiegato per tingerli di rosso cremisi.
Originariamente pubblicato in data 08/09/2001