24 febbraio 2005: Steve Jobs compie mezzo secolo di vita. La ricorrenza suscita in Luca Accomazzi (novello James Joyce in sedicesimo) un flusso di consapevolezza.
Per i bimbi prodigio, arrivare a un traguardo importante nell'età è durissima. Per quante cose tu abbia fatto, sono molte di più le cose che ti accorgi di non essere riuscito a fare. La mente torna indietro a luoghi, cose, canzoni del periodo della gioventù. Nel caso di Steven Paul Jobs...
Andava a piedi nudi per la strada
Pare che camminasse scalzo quando entrò nel negozio di Mike Markkula alla ricerca di componenti che permettessero all'altro Steve, Wozniak, di mettere insieme i primi Apple I. Si dice che abbia capito di essere tagliato per il business quando riuscì a pattuire un pagamento trenta giorni fine mese.
Col viso in alto di chi il mondo sfida
La miglior biografia esistente del Nostro, "The journey is the reward" di Jeffrey Young, è stata pubblicata alla fine degli anni Ottanta, quindi non parla del suo Secondo Avvento in Apple. A pagina uno si scopre che è un figlio adottivo.
Nel cuore aveva un volo di gabbiani
Lo stipendio di Jobs è di un dollaro l'anno. Il consiglio di amministrazione di Apple, per ricompensarlo del lavoro che fa, gli ha regalato un jet transoceanico Gulfstream V (era l'unico giocattolo che gli mancasse). Questo equivale a un compenso reale di 12,2 milioni di dollari l'anno: pressappoco nella media per un amministratore del suo profilo.
Il corpo di chi ha detto troppi sì
E anche parecchi "no". Del Macintosh II, il primo con la possibilità di montare slot e inserire schede, non aveva voluto sentire parlare, e dovettero attendere un raro momento di suo assoluto buonumore per farglielo accettare.
Sentivo il suo respiro su di me
L'alternativa all'approvazione di Jobs, per gli ingegneri, era ed è grigia. A Cupertino, "stevizzare" è sinonimo di "licenziare". L'ira funesta del pelide Steve pare abbia pari soltanto in quella del suo braccio destro, Phil Schiller, quello che noi vediamo bonario durante i Macworld Expo apparire sul palco a tenere le presentazioni.
Come un ragazzo me ne innamorai
Non sono solo gli utenti Mac a stimare moltissimo Jobs il visionario. Anche gli analisti di Wall Street, per nessun motivo particolare, credono che senza di lui Apple andrebbe a carte e quarantotto. Tanto da costringere Apple ad annunciare che il suo fondatore si sarebbe fatto operare di cancro a mercati chiusi (l'operazione è stata un successo totale).
C'è ancora il suo sapore qui con me
O perlomeno il suo rumore. Jobs non ci sente tanto bene: pare che sia questo il motivo per cui gli iPod sono capaci di emettere un numero tanto alto di decibel attraverso le cuffie (per rispettare una direttiva dell'Unione Europea, i modelli venduti qui da noi vengono limitati in software).
Adesso ho tanta voglia di sapere
Steve Jobs si lascia intervistare molto di rado, soltanto in casi eccezionali come il rilascio di un nuovo importante prodotto e soltanto da giornalisti di primissimo piano. Ed è molto restio a parlare di se. Dall'ultima intervista: "Signor Jobs, non vorrei commettere una intrusione nella sua privacy, ma i nostri lettori vorrebbero sapere com'è andata la sua convalescenza.". "Ecco, bravo, non commetta una intrusione nella mia privacy".
Che fine ha fatto e chi sta con [lui]
Com'è sempre il caso negli uomini di grande successo, Jobs ha l'abilità di circondarsi di collaboratori capaci e di motivarli. È così bravo nel tessere i fili del suo piano e nell'argomentare le sue ragioni che i collaboratori parlano apertamente del suo "campo di distorsione della realtà".
Se sente ancora freddo nella notte
Per anni Jobs ha dovuto combattere contro critici ignoranti (i summenzionati analisti finanziari in prima linea) che prevedevano l'imminente fine di Apple semplicemente perché non produce macchine Windows. Anche per questo motivo, oggi Apple è una delle pochissime aziende che non emette obbligazioni, ovvero non ha preso in prestito soldi da nessuno a nessun titolo.
Se ha sciolto i suoi capelli oppure no
Difficile che l'abbia fatto. È più o meno "in piazza".
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Luca Accomazzi ha dieci anni e 2,6 miliardi di dollari in meno di Steve Jobs, però ha ancora tutti i capelli.
Originariamente pubblicato in data 11/02/2009